Dagli Usa al Vesuvio: il metodo per la voce della dott.ssa Verdolini
NAPOLI – Dagli Usa al Vesuvio per un corso che servirà a presentare le basi scientifiche di nuove terapie all’avanguardia per le patologie della voce negli adulti e nei bambini. Con questa mission la dottoressa Katherine Verdolini Abbott , luminare nel campo, si prepara a sbarcare a Napoli. «Ci sono tantissime condizioni che possono influenzare la voce – spiega -; non a caso nel manuale che ho pubblicato assieme ai dottori Clark Rosen e Ryan Branski (Classification Manual of Voice Disorders), ne sono elencate centinaia. Ad ogni modo, le patologie più comuni sono dovute a quello che viene definito “fonotrauma”, vale a dire ad un trauma delle corde vocali. Gli esempi classici sono costituiti da noduli ed i polipi, che non in generale non comportano rischi per la salute ma possono avere degli effetti devastanti sulle relazioni professionali e personali, sulla psiche dell’individuo e persino sulla capacità di apprendimento dei bambini». Quello che colpisce del metodo portato avanti dalla dottoressa Verdolini Abbott è l’incredibile convergenza con le abilità del bel canto e del teatro. Grazie a queste tecniche ispirate all’arte si può ottenere quella che tecnicamente viene definita «voce in risonanza», o quella che in inglese si definisce «flow voice», letteralmente «flusso di voce». I programmi per bambini e per adulti incorporano anche importanti principi derivati dalla ricerca sull’apprendimento motorio. Tradizionalmente, in presenza di un trauma della voce ci si è sempre limitati a consigliare riposo. Questo per non sforzare le corde vocali. Il nuovo approccio aiuta invece, un ristabilimento completo evitando così non solo di danneggiare l’apparato fonatorio ulteriormente , ma stimolando una guarigione. «Nel mio approccio – spiega la Verdolini Abbott -, la respirazione viene vista nell’insieme della produzione vocale, non separatamente, come un unico atto funzionale , che coinvolge non solo gli organi dedicati alla produzione della voce ma tutto il corpo e la sua postura. Inoltre la terapia per i bambini è basata su un modello di”gioco” chiamato Avventure in Voce, con il quale il bambino riceve un “passaporto” per fare un viaggio destinato a “La Terre delle Voci Sane” (e “libere”), giocando dall’inizio alla fine». Quanto ai dati, la studiosa statunitense spiega che nei giorni del corso saranno discusse più di 100 ricerche sia dal punto di vista empirico, sia dal punto di vista pratico». Tutte le informazioni per il corso napoletano possono essere raccolte sul sito www.ipertesto.org .
Raffaele Nespoli